Che cosa è il preaffido?
Molto spesso il preaffido non viene compreso o peggio mal interpretato. Molti infatti ritengono che questa procedura sia un’invasione della propria vita privata o un controllo invadente e diffidente sul proprio stile di vita.
Ma per capire meglio i motivi del preaffido bisogna riconoscere che adottare un cane dal canile è un percorso che deve necessariamente prevedere una consapevolezza, non solo dei meccanismi di adozione ma anche della complessa valutazione sulla compatibilità dell’animale prescelto con il futuro adottante.
La richiesta di adozione prevede sempre la compilazione di un modulo , nel quale i gestori del canile che hanno in custodia l’animale pongono una serie di domande mirate a capire se il futuro proprietario sia adatto per il cane richiesto.
Ci sono per esempio cani di una certa taglia o con un determinato carattere che richiedono un tipo di spazio, di competenza e conoscenza nella gestione dell’animale. Va da sé che in certi casi sia meglio evitare per esempio un appartamento in città oppure una famiglia con presenza di bambini piccoli.
Infatti alcuni esemplari in adozione vengono da situazioni di strada oppure hanno subito maltrattamenti, spesso ripetuti, o traumi o abbandoni, questi quasi sempre molto dolorosi. Quindi le procedure messe in atto da chi affiderà l’animale in adozione sono mirate a salvaguardare il benessere sia dell’animale che dell’adottante, con l’intento di trovare la famiglia più adatta.
Proprio per quanto sopra spiegato, certi cani possono portare con sé dei problemi comportamentali e hanno bisogno di particolari e determinate attenzioni. Non è proprio così scontato che tutte le persone siano preparate o disposte né pronte a sopportare sacrifici e impegni per il recupero e la gestione dell’animale.
Il Preaffido in breve
L’adozione in preaffido prevede quindi oltre alla normale compilazione del modulo di preaffidamento con la richiesta dell’animale, anche un controllo di preaffido da parte dei volontari, che valuteranno se ci sia l’ambiente giusto per l’animale e se la persona sia pronta e preparata per l’animale richiesto.
E’ un incontro informale presso l’abitazione del richiedente durante il quale si valuta se vi sia la giusta situazione per il cane e non vi siano problemi di compatibilità con il futuro l’adottante.
Se positivo si procede con il affido provvisorio, periodo che dura 60 giorni, durante il quale i volontari effettueranno comunque altre visite e si manterranno in contatto con l’adottante per controllare che tutto proceda per il verso giusto.
Se i volontari notano delle incongruenze o un malessere del cane oppure dei problemi per i proprietari che potrebbero anche non aver rispettato determinati obblighi, è possibile che il cane venga riportato in canile.
E’ utile anche ricordare che nel modulo di preaffido vengono evidenziati diversi elementi utili a capire l’età della persona, la sua esperienza con gli animali, la sua disponibilità di tempo e se adotta uno stile di vita più dinamico o più rilassato.
In sostanza il preaffido non è un’invasione della privacy, ma solo un modo in cui persone molto esperte e preparate possano valutare con un certo grado di tranquillità l’esito positivo di un’adozione.